Se avete sempre sostenuto di capire come sta il vostro cane al primo sguardo, avete ragione: gli uomini sanno interpretare le emozioni canine con un'occhiata, e adesso lo conferma la scienza.
di: Elisabetta Intini
"Io e il mio cane ci capiamo subito. Oggi è triste, guardagli gli occhi": la prossima volta che sentite qualcuno dire una cosa del genere non liquidatelo come il solito padrone innamorato pazzo del suo animale. Gli uomini sanno davvero interpretare le emozioni canine con un'occhiata: lo conferma uno studio della Walden University (Minneapolis, USA).
Riuscite a distinguere le emozioni di Mal, il cane poliziotto, nelle diverse foto?
Con quel musetto un po' così...
Non c'è dubbio che gli esseri umani siano particolarmente abili nell'identificare le espressioni di rabbia, felicità, tristezza, disgusto e sorpresa nei loro simili. Pare però, che siano capaci di leggere con una certa accuratezza anche le espressioni sul muso del loro amico a 4 zampe.
I ricercatori hanno ingaggiato un cane poliziotto di 5 anni - un pastore belga di nome Mal - per fare da "modello" in una serie di foto. Per stimolare una reazione di gioia, gli scienziati gli hanno dato una ricompensa; rimproverandolo, hanno ottenuto una reazione di tristezza, ben riconoscibile dagli occhi del cane rivolti verso il basso; un pupazzo a molla ha generato in Mal una smorfia di sorpresa, mentre una medicina ha suscitato chiari segni di disgusto. Un tronchesino per le unghie gli ha fatto strabuzzare gli occhi e drizzare le orecchie dalla paura, mentre per fare arrabbiare Mal i ricercatori si sono finti dei delinquenti (facendo emergere tutta la sua professionalità di cane poliziotto).
Amici da sempre
Le foto sono poi state mostrate a 50 volontari divisi in due gruppi, possessori di un cane e non. L'88% del totale dei soggetti ha riconosciuto l'espressione di felicità, e il 70% quella di rabbia. Il 45% dei partecipanti si è accorto della smorfia di paura e il 37% di quella di tristezza. La sorpresa e il disgusto sono state le emozioni più difficili da scoprire: le hanno riconosciute rispettivamente il 20% e il 13% dei volontari. Chi non aveva esperienza di cani è stato più abile nell'identificare il disgusto e la rabbia, forse perché i padroni di un cane tendono a giustificare le espressioni negative dicendo che Fido "sta solo giocando".
Comunque, l'empatia con il migliore amico dell'uomo sembrerebbe una dote innata e non qualcosa che si acquisisce con l'esperienza. Ulteriori ricerche serviranno a capire se questo feeling esista con tutti i mammiferi o se rappresenti un legame speciale con i cani, che si sono evoluti accanto a noi per 100 mila anni.