MISTERI: Trovati resti di quello che potrebbe essere stato il primo massacro della storia
NATARUK (Kenya) – Da sempre ci si interroga sulla vera natura dell’essere umano: è buono o malvagio? Nicolò Machiavelli sosteneva che l’uomo è malvagio per natura, mentre al contrario Rousseau era convinto che l’uomo nascesse in uno stato di purezza, bontà e giustizia, e che fosse la società a renderlo malvagio. Bene, in questa disputa senza fine si colloca una scoperta archeologica davvero interessante.
In Kenya sono stati recentemente ritrovati dei resti a dir poco agghiaccianti: le ossa di 27 persone legate e massacrate di botte o pugnalate fino alla morte. Grazie al radiocarbonio, gli archeologi sono anche stati in grado di dare una data ai ritrovamenti: si ritiene che risalgano a 10’000 anni fa. I corpi sono stati ritrovati con diverse ossa rotte (alcuni avevano addirittura le dita frantumate).
Alcuni corpi mostrano evidenti segni di violenti pestaggi, che si ipotizzano essere stati fatti per mezzo di una mazza di legno. Altri corpi invece mostrano numerose coltellate, fatte con punte di ossidiana. L’ossidiana non è un materiale comune nella zona; pertanto, si pensa che il gruppo aggressore sia arrivato da lontano. Ovviamente gli studiosi non sono certi del motivo dell’aggressione; tuttavia, dal momento che la zona del ritrovamento corrisponde ad un’antica laguna molto florida, si pensa sia dovuto a ragioni di sostentamento.
Sembra infine che le persone siano state divise: gli uomini da una parte, le donne e i bambini dall’altra. Vicino alle donne sono stati ritrovati i resti di alcuni pesci, il che indica che il gruppo potrebbe essere stato sorpreso mentre tornava da una battuta di pesca. Infine, il particolare più agghiacciante: molti dei corpi (tra cui una donna visibilmente incinta) avevano mani e piedi legati.
Questi reperti mostrano come l’uomo ricorresse ad un determinato tipo di violenza, molto organizzata, già 10’000 anni fa, e come gli omicidi di massa non siano una novità dei tempi moderni. Gli scienziati però non sembrano essere sorpresi: anche gli scimpanzé, infatti, organizzano gruppi e si fronteggiano tra “gruppi rivali”, fino a quando uno dei due gruppi non giunge alla morte.