10 foto che mostrano gli effetti disastrosi dell’uomo sull’ambiente

Spesso non riusciamo a capire quanti danni facciamo concretamente al nostro stesso pianeta. Questa serie di foto te lo faranno capire nel giro di pochi minuti: una lista che non lascia impassibile nessuno.

Quando avrai visto questa lista, ti sentirai dispiaciuto per il mondo. Si, ho capito, non ci credi; nemmeno io ci credevo quando mi hanno mostrato queste fotografie, e invece è così: si tratta di una serie di fotografie molto particolari, che ci mostrano che cosa significhino veramente i cambiamenti climatici sul nostro pianeta e, soprattutto, ci mostrano quanto l’uomo stia contribuendo in modo considerevole a distruggere il suo stesso habitat. Una lista che colpisce dritta al cuore.

10. Il traffico aereo





Rispetto al passato, oggi spostarsi non è certo un problema. Bastano un centinaio di euro, una prenotazione e possiamo prendere l’aereo che ci porterà dove preferiamo. Ma ci rendiamo conto di quanto un aereo, che consuma litri e litri di benzina, possa inquinare e soprattutto di quanti aerei inquinanti volino in ogni momento? In questa foto vediamo il cielo di una grande città come Londra, in un momento in cui evidentemente c’era molto traffico. Tutti i residui che vediamo, quello che non è semplice vapore, cadono verso il basso e li respiriamo.

9. L’inceneritore





Anche buttare qualcosa nella spazzatura, in particolare nell’indifferenziato, è un’azione così semplice che quasi non ci pensiamo. Non ci pensano nemmeno i nostri vicini, e non ci pensano né i nostri concittadini, né i nostri connazionali. Si, perché se i nostri rifiuti sembrano pochi, quelli di tanti uomini insieme sono tantissimi e danno luogo a spettacoli come questo: un’immensa distesa di spazzatura, in attesa di essere incenerita in quelle ciminiere. In questo modo, la plastica solida diventa una sottile polvere cancerogena, che finisce… Nell’aria.

8. Quanta energia consumiamo?





Quando consultiamo le immagini satellitari, magari per trovare un indirizzo, non ci rendiamo conto di quanto siano immense le nostre città. Nello specifico, la città che vediamo è Los Angeles, in questa foto aerea che mostra abbastanza da vicino l’immensità di dimensioni della città e che permette anche di distinguere le singole luci. Quanto ci vuole per illuminare tutto questo? Di quanta energia abbiamo bisogno? E, soprattutto, se consideriamo che in ognuna di quelle case, per ognuno di quei puntini, c’è un climatizzatore… Quanto inquiniamo?

7. Le coltivazioni in serra





Siamo così abituati ad andare nei supermercati e trovare tutta la frutta e la verdura che vogliamo, in ogni momento, da non conoscere nemmeno la sua stagionalità. Non sappiamo più quali sono i frutti estivi e quali quelli invernali, ma bisogna sempre pensare che i vegetali fuori stagione sono coltivati in serra. E questa foto è l’effetto del nostro volere sempre tutto e subito. Si tratta della zona intorno ad Almeria, in Spagna, un’immensa distesa di serre che ci nutre, ogni giorno. Questo è ciò che rimane di un paesaggio naturale.

6. L’albatro morto





In questa foto vediamo un albatro, un uccello marino morto da qualche tempo e che ha iniziato a decomporsi. Ciò che sorprende non è tanto il processo di decomposizione, che è assolutamente naturale, ma ciò che si scopre una volta che le sue penne e la sua pelle addominale se ne sono andate: vediamo tutta la plastica che inquina i nostri mari e che l’uccello ha mangiato durante tutta la sua vita, scambiandola per pesci. A forza di mangiare plastica, questo è il risultato. Forse, la plastica ha anche causato la sua morte.

5. Il paradiso perduto





Spesso sentiamo parlare di innalzamento degli oceani, ma non ci sembra un grande problema visto dal nostro paese che è piuttosto in alto rispetto al livello del mare. Questa, invece, è una terra che in futuro non ci sarà più. È una delle isole Maldive, una delle mete considerate più belle in assoluto da visitare: questa terra non è fortunata come quelle in cui abitiamo noi, e l’innalzamento del mare anche di pochi centimetri ne causerà la sommersione: tra qualche anno, a causa nostra, quest’isola sarà scomparsa dalle cartine geografiche.

4. Dove finiscono gli elettrodomestici?





Si rompe il computer? Se ne compra uno nuovo. Si rompe il microonde, l’aspirapolvere, il televisore? Non c’è problema, si butta. Il problema a cui non pensiamo mai è che quando qualcosa si butta, la sua vita non finisce, ma continua. E questa è la foto di una discarica, in Africa, dove vengono buttati tutti gli elettrodomestici usati per essere inceneriti. Le persone che vivono qui, per guadagnare qualcosa, cercano di recuperare il rame all’interno di questi oggetti, il tutto respirando i fumi mortali che derivano dall’incenerimento.

3. L’orso polare morto





Rimanendo in tema “animali morti”, vediamo questo orso polare morto di stenti in una terra che non è più la sua. Il problema di questi animali non è tanto il fatto che il ghiaccio non ci sia, quanto che l’innalzamento delle temperature fa migrare gli altri animali, tra cui le prede di cui si nutre: quanto è successo a questo orso polare è la diretta conseguenza dei nostri stessi comportamenti. Anche tenere acceso il climatizzatore, spostarci, usare mezzi tecnologici porta a questo: forse sarebbe il caso di pensarci.

2. L’estrazione petrolifera





In passato, probabilmente, in questo posto c’era una foresta. Anche oggi c’è una foresta, ma non è una foresta fatta da alberi e piante, ma da estrattori petroliferi montati dall’uomo. Per la tanta energia di cui abbiamo bisogno, c’è necessità anche di questo, di tanti piccoli pozzi che consentono di estrarre il petrolio da un giacimento petrolifero che, nello specifico, si trova in California. Uno spettacolo che non vorremmo vedere, ma che da un certo punto di vista ci meritiamo: il fatto stesso che tu possa leggere (e che io possa scrivere) questa lista, con il tuo smartphone, tablet o computer, dipende anche da paesaggi come questi.

1. L’onda marrone






La foto forse peggiore tra tutte quelle che possiamo vedere è questa, dove vediamo uno sportivo, un surfista, cavalcare un’onda che gli si riversa addosso. Il problema è che quell’onda non è costituita solo da acqua. Anzi, magari lo fosse. È composta infatti più da rifiuti che da acqua, quegli stessi rifiuti in mezzo ai quali ci ritroviamo quando andiamo a fare un bagno, in mezzo ai quali i pesci muoiono, gli albatro muoiono, il nostro stesso cibo scarseggia. Perché solo quando saremo rimasti senza cibo, forse, riusciremo a capire che di tutta la tecnologia, di tutte le comodità che abbiamo… Beh, non ne abbiamo così tanto bisogno.

fonte: curiosone.tv