Ci sono posti che seppur di bellezza straordinaria sono caratterizzati da storie o da particolari avvenimenti che gli conferiscono un'atmosfera macabra tale che solo i più temerari si permettono di visitarli. Dal cimitero sovraffollato alle città fantasma, dai luoghi di culto ai manicomi infestati da fantasmi, la lista è infinita. Noi ne abbiamo selezionato dieci:
1. Il vecchio cimitero ebraico di Praga
Fondato nel 1439, è uno dei monumenti storici più significativi dell'antico quartiere ebraico praghese nonché uno dei più celebri cimiteri ebraici in Europa. È stato per oltre 300 anni, a partire dal XV secolo, l'unico luogo dove gli ebrei di Praga potevano seppellire i loro morti. Le dimensioni attuali sono all'incirca quelle medievali e nel tempo si è sopperito alla mancanza di spazio sovrapponendo le tombe, arrivando anche a 9 strati di sovrapposizioni, perché il cimitero non poteva espandersi fuori dal perimetro esistente. Durante l'occupazione tedesca, il cimitero fu risparmiato, infatti le autorità tedesche decisero che sarebbe rimasto a testimonianza di un popolo estinto. Le lapidi sono all’incirca 12.000 ma vi sono seppellite più di 100.000 persone.
2. Città abbandonata di Pripyat, Ucraina
Il 26 aprile 1986 l’esplosione del tetto del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl liberò nell’aria 9 tonnellate di scorie radioattive. La cittadina di Pripyat sorta nelle vicinanze della centrale per ospitare le famiglie dei lavoratori fu gravemente contaminata e venne evacuata. Oggi è diventata una macabra città fantasma, meta di molti turisti affascinati dall’atmosfera surreale che si respira tra i palazzi abbandonati imprigionati dalla natura che sta riprendendo il sopravvento.
3. Cappella delle ossa, Portogallo
La Capela dos Ossos è uno dei monumenti più conosciuti della città di Evora, in Portogallo. Venne costruita inizialmente nel XVI secolo per merito di un monaco francescano il quale, secondo lo spirito dell'epoca contro riformista, intendeva condurre i propri confratelli alla contemplazione della fievolezza della vita umana e del mistero della morte. L'intento è chiaramente didascalico e dimostrato anche dalla lapide d'ingresso che riporta Nós ossos que aqui estamos pelos vossos esperamos ("Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo"). I muri perimetrali e le otto colonne che sostengono il soffitto sono "decorate" con ossa e teschi umani cementati. Il soffitto e realizzato con mattoni bianchi dipinti con scene a tema mortuario. Il numero di scheletri umani qui conservati sembra aggirarsi attorno ai 5.000. Molti di questi teschi riportano dei graffiti col nome della persona a cui sono appartenuti. Si trovano inoltre due cadaveri essiccati, uno dei quali appartenuto ad un bambino, pendenti da una catena.
4. Istituto psichiatrico abbandonato, Parma, Italia
Era il 1873 quando l’Amministrazione provinciale di Parma, in seguito all’epidemia scoppiata in città, stabilì di trasferire provvisoriamente l’ospedale psichiatrico a Colorno, riadattando per l’occasione i locali dell’ex palazzo ducale e dell’ex convento di San Domenico. Passarono gli anni ma quella soluzione temporanea divenne sempre più definitiva, al punto che la parte posteriore della Reggia rimase adibita a manicomio della provincia fino alla sua chiusura. A rafforzare l’atmosfera inquietante dell'ospedale abbandonato ci ha pensato lo street artist brasiliano Herbert Baglione che nel 2013 ha voluto raffigurare fra le pareti scalcinate e qualche sedia a rotelle lasciata a se stessa, egli ha disegnato le ombre delle anime che un tempo hanno abitato l'ospedale.
5. Chiesa di San Giorgio, Repubblica Ceca
La Chiesa di San Giorgio in repubblica Ceca era stata abbandonata nel 1960 quando il crollo del tetto fu interpretato dai fedeli come una premonizione, un segno divino a non celebrare più messe in quel luogo. La chiesa è rimasta così abbandonata fino all'installazione spettrale realizzata da Jakub Hadrava che ha ridato nuovo valore alla chiesa, ora meta di turisti attratti dalle sculture che animano la chiesa abbandonata.
6. Mercato dei feticci ad Akodessewa, Togo
Lomé, capitale del Togo, ospita uno dei mercati più particolari al mondo: si chiama Akodessewa, ed è conosciuto anche come “il mercato dei feticci”. Il mercato è una specie di “farmacia” tradizionale, dove i guaritori e gli sciamani del luogo possono trovare tutto quello che serve per le loro pozioni voodoo, quello originario, sviluppatosi nell’Africa occidentale ben prima che gli schiavi lo trapiantassero anche in America. Decine e decine di teste essiccate di coccodrilli, cani, gatti, scimmie, camaleonti, cobra, pesci palla, avvoltoi, pappagalli e altri uccelli. Secondo la ricetta tradizionale, le teste vengono macinate assieme alle erbe medicinali e poste sul fuoco finché il tutto non si riduce a una polvere nera. Dopo aver tagliato per tre volte il petto o la schiena della persona malata, il guaritore sparge la polvere curativa sulla pelle e la spinge all’interno delle ferite.
7.Isola di Poveglia, Italia
L’isola di Poveglia , a sud della costa di Venezia, divenne Lazzaretto nel 1700, all’epoca della “morte nera”, quando la peste colpì duramente l’Europa e a Venezia e per evitare la diffusione della malattia il magistrato della sanità dispose che tutti i corpi venissero condotti sull’isola di Poveglia per essere bruciati e sepolti in fosse comuni. Successivamente, il provvedimento si estese drammaticamente ai contagiati: Poveglia divenne l’isola della quarantena, dove individui ancora coscienti, a volte non ancora contaminati, venivano condotti a morire lontano da Venezia. Ancora adesso nel terreno dell’isoletta si trovano resti di ossa semi sepolte. Ma l’orrore di Poveglia continua quando, nel 1922 venne eretto un manicomio. Da alcuni archivi risulta che esso svolse la funzione di casa di riposo per anziani. Oggi è diffusa la convinzione che sia infestata di fantasmi, molti amanti del brivido vi si recano apposta per sentirne la presenza.
8. La Collina delle Croci, Lituania
Si tratta di una piccola altura su cui si ergono oltre cinquantamila croci, piantate per devozione dai pellegrini secondo una tradizione popolare che dura da alcuni secoli, ma che ha preso un enorme impulso nella seconda metà del XX secolo come simbolo dell'identità nazionale lituana. Nel 1900 c'erano soltanto 130 croci sulla collina.
Durante l'epoca sovietica, per tre volte le croci della collina furono completamente abbattute con le ruspe per disposizione del regime comunista, ma ogni volta ricomparivano sempre più numerose. Oggi si contano più di 400.000 croci di ogni dimensione, foggia e materiale, da piccole croci in plastica fabbricate in serie a croci artistiche monumentali.
9. Grotta di Actun Tunichil Muknal, Belize
È un sito archeologico maya importante, poiché al suo interno sono stati rinvenuti scheletri, ceramiche e manufatti in pietra. In diverse zone della sala principale sono presenti numerosi resti di scheletri. Tra questi, il più conosciuto è lo scheletro di un’adolescente, forse vittima sacrificale, chiamato “La fanciulla di cristallo” perché le sue ossa calcificate appaiono oggi brillanti e cristallizzate. Le ceramiche rinvenute nel sito sono importanti perché presentano i “fori dell’uccisione”, i quali indicano che erano utilizzate a scopi cerimoniali. La maggior parte dei manufatti e dei resti maya sono calcificati nel suolo. I Maya hanno modificato le formazioni rocciose della grotta per creare altari per le offerte, sagome e teste di animali o per proiettare ombre.
10.Isola dei serpenti, Brasile
Queimada Grande è un’isola che si trova a circa 150 km al largo della costa di San Paolo, di una bellezza mozzafiato. Ma è completamente disabitata e nessuno si sognerebbe mai di visitarla: è infestata dai 2.000 ai 4.000 esemplari di "ferro di lancia dorato", il serpente più letale di tutto il mondo.Il Bothropoides insularis appartiene alla famiglia delle Viperidae ed è presente esclusivamente a Queimada Grande, motivo per il quale l'isola è conosciuta comunemente come Snake. Secondo un racconto locale l'ultimo guardiano del faro, insieme a tutta la sua famiglia, è morto quando i serpenti strisciarono nella sua casa attraverso le finestre.
Articolo pubblicato sul sito: http://www.caffeinamagazine.it