MISTERI E CURIOSITA' Cosa accade dopo morti?


Lo racconta un blogger che afferma di esser deceduto (e tornato alla vita) per ben due volte

Le domande su cosa accade dopo la morte hanno fatto discutere l’umanità per secoli. L’interrogativo fondamentale è: c’è vita dopo la morte, o ci attende la fine, totale e completa? La risposta potrebbe adesso essere fornita da @rootdude, utente e blogger del sito Reddit.


A soli ventidue anni infatti, costui afferma di essere morto due volte: la prima volta a causa di un incidente in moto, la seconda in seguito all’assunzione di troppi antidolorifici dopo un intervento chirurgico in ospedale, che posero fine, a sua detta, alle funzioni respiratorie.

La sua storia ha incuriosito parecchi altri utenti di Reddit, e un altro user dal nickname @Anablue ha chiesto all’uomo , che afferma di avere ventidue anni, se siamo in grado di sperimentare qualche tipo di attività mentale quando il corpo si spegne. La risposta non si è fatta attendere: “Vorrei poter dire di sì, ma la verità è che entrambe le volte si è solo spento tutto all’improvviso. Era solo tutto nero. Non ero più lì con la mente. Non c’ero”.

“In sostanza”, ha continuato, “lo descriverei come un pisolino. Breve e senza sogni, e quando ti risvegli sembra passato moltissimo tempo. In realtà, nel mio caso si trattava di quindici minuti”. Il ventiduenne ha anche aggiunto di essersi sentito estremamente stanco e spossato una volta “tornato alla vita”.


Infatti, stando al suo racconto, avrebbe preferito non sapere quanto accaduto: i medici stessi lo risvegliarono dicendogli “sei morto per circa due minuti”. Il ragazzo ha rivelato quindi che non c’era più nulla: era solo tutto finito. Nessuna vita, tunnel di luce, nessun colore o immagine. Niente. A quanto pare, la sua storia sembra confermare che dopo la morte ci attende il vuoto, la scomparsa completa. Da qui, il giovane ha concluso dichiarando la sua volontà di godere appieno di ogni attimo della vita, prima che il vuoto sopraggiunga.

La sua tesi sembra smentire la ricerca dell’Università di Southampton, che ha esaminato circa duemila casi di arresto cardiaco, e nel 40% dei pazienti ha riscontrato l’opposto di quanto da lui sostenuto: pare che, anche se clinicamente morti, i pazienti sperimentassero per quel lasso di tempo una situazione di attività mentale e “sveglia”. Un uomo fu addirittura in grado di descrivere ciò che accadeva mentre era completamente privo di sensi.

I dubbi sull’aldilà pare non abbiano nemmeno questa volta risposta.