BARZELLETTA: Il calciatore e la chiromante
Un calciatore dopo che si è ritirato chiede alla chiromante se una volta in paradiso potrà partecipare ai tornei, la chiromante chiede 3000 euro e il calciatore non ha problemi.
Torna dopo 30 giorni. La chiromante gli dice ho una notizia buona e una cattiva, la buona e che in paradiso si organizzano grandi tornei, il calciatore dice ok fammi sentire la brutta, Chiromante: bello riscaldati che giochi domani!
MISTERI & CURIOSITA': Che cosa fare in caso di terremoto
La guida della protezione civile con i consigli da seguire, prima, durante e dopo una scossa sismica.
Prima regola: trovare un riparo e accucciarsi.
La protezione civile sul suo sito fornisce una serie di consigli da seguire prima, durante e dopo un terremoto.
In caso di scossa, i consigli sono prima di tutto di identificare posti sicuri all’interno e all’esterno
- Sotto mobili robusti, come per esempio una pesante scrivania o un tavolo.
- Contro un muro interno.
- Lontano da dove vetri potrebbero frantumarsi (come nei pressi di finestre, specchi, quadri) o da dove librerie pesanti o altri mobili pesanti potrebbero cadere.
- All’esterno, lontano da edifici, alberi, linee telefoniche ed elettriche, cavalcavia o autostrade sopraelevate.
In dettaglio,
Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.
Ti può proteggere da eventuali crolli
Riparati sotto un tavolo.
È pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.
Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.
Potrebbero crollare
Rimani lontano da impianti industriali e linee elettriche.
È possibile che si verifichino incidenti
Sta lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.
Si possono verificare onde di tsunami
Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.
Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
Evita di usare il telefono e l’automobile.
È necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi
FONTE: FOCUS.IT
BARZELLETTE: Brutte notizie
C'è una tale che fa un viaggio in Europa.
Dopo qualche giorno decide di chiamare casa, risponde il fratello al telefono e lui domanda al fratello:
- Come vanno le cose a casa?
E il fratello risponde:
- Lo sai? Il tuo gatto è morto.
E quel tale dice al fratello:
- Non dovresti darmi le cattive notizie in questo modo. Dovresti prepararmi un po' prima. Non so, ecco, dovresti dire una cosa come:
'Il gatto si è arrampicato sul tetto per dare la caccia a uno scoiattolo ed è rimasto bloccato. Abbiamo chiamato i pompieri e quando sono finalmente arrivati...
il gatto è caduto di sotto. Hanno dovuto portare il gatto dal veterinario, hanno cercato di salvarlo, lo anche anche operato, quel povero gatto.
Ma era troppo tardi e non si è salvato, il gatto'.
Ecco come dovresti dare una brutta notizia così.
E dopo quel tale chiede al fratello:
- E la mamma come sta?
E il fratello gli dice:
- Sta sul tetto!
MISTERI: 10 posti spaventosi da visitare se ne hai il coraggio
Ci sono posti che seppur di bellezza straordinaria sono caratterizzati da storie o da particolari avvenimenti che gli conferiscono un'atmosfera macabra tale che solo i più temerari si permettono di visitarli. Dal cimitero sovraffollato alle città fantasma, dai luoghi di culto ai manicomi infestati da fantasmi, la lista è infinita. Noi ne abbiamo selezionato dieci:
1. Il vecchio cimitero ebraico di Praga
Fondato nel 1439, è uno dei monumenti storici più significativi dell'antico quartiere ebraico praghese nonché uno dei più celebri cimiteri ebraici in Europa. È stato per oltre 300 anni, a partire dal XV secolo, l'unico luogo dove gli ebrei di Praga potevano seppellire i loro morti. Le dimensioni attuali sono all'incirca quelle medievali e nel tempo si è sopperito alla mancanza di spazio sovrapponendo le tombe, arrivando anche a 9 strati di sovrapposizioni, perché il cimitero non poteva espandersi fuori dal perimetro esistente. Durante l'occupazione tedesca, il cimitero fu risparmiato, infatti le autorità tedesche decisero che sarebbe rimasto a testimonianza di un popolo estinto. Le lapidi sono all’incirca 12.000 ma vi sono seppellite più di 100.000 persone.
2. Città abbandonata di Pripyat, Ucraina
Il 26 aprile 1986 l’esplosione del tetto del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl liberò nell’aria 9 tonnellate di scorie radioattive. La cittadina di Pripyat sorta nelle vicinanze della centrale per ospitare le famiglie dei lavoratori fu gravemente contaminata e venne evacuata. Oggi è diventata una macabra città fantasma, meta di molti turisti affascinati dall’atmosfera surreale che si respira tra i palazzi abbandonati imprigionati dalla natura che sta riprendendo il sopravvento.
3. Cappella delle ossa, Portogallo
La Capela dos Ossos è uno dei monumenti più conosciuti della città di Evora, in Portogallo. Venne costruita inizialmente nel XVI secolo per merito di un monaco francescano il quale, secondo lo spirito dell'epoca contro riformista, intendeva condurre i propri confratelli alla contemplazione della fievolezza della vita umana e del mistero della morte. L'intento è chiaramente didascalico e dimostrato anche dalla lapide d'ingresso che riporta Nós ossos que aqui estamos pelos vossos esperamos ("Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo"). I muri perimetrali e le otto colonne che sostengono il soffitto sono "decorate" con ossa e teschi umani cementati. Il soffitto e realizzato con mattoni bianchi dipinti con scene a tema mortuario. Il numero di scheletri umani qui conservati sembra aggirarsi attorno ai 5.000. Molti di questi teschi riportano dei graffiti col nome della persona a cui sono appartenuti. Si trovano inoltre due cadaveri essiccati, uno dei quali appartenuto ad un bambino, pendenti da una catena.
4. Istituto psichiatrico abbandonato, Parma, Italia
Era il 1873 quando l’Amministrazione provinciale di Parma, in seguito all’epidemia scoppiata in città, stabilì di trasferire provvisoriamente l’ospedale psichiatrico a Colorno, riadattando per l’occasione i locali dell’ex palazzo ducale e dell’ex convento di San Domenico. Passarono gli anni ma quella soluzione temporanea divenne sempre più definitiva, al punto che la parte posteriore della Reggia rimase adibita a manicomio della provincia fino alla sua chiusura. A rafforzare l’atmosfera inquietante dell'ospedale abbandonato ci ha pensato lo street artist brasiliano Herbert Baglione che nel 2013 ha voluto raffigurare fra le pareti scalcinate e qualche sedia a rotelle lasciata a se stessa, egli ha disegnato le ombre delle anime che un tempo hanno abitato l'ospedale.
5. Chiesa di San Giorgio, Repubblica Ceca
La Chiesa di San Giorgio in repubblica Ceca era stata abbandonata nel 1960 quando il crollo del tetto fu interpretato dai fedeli come una premonizione, un segno divino a non celebrare più messe in quel luogo. La chiesa è rimasta così abbandonata fino all'installazione spettrale realizzata da Jakub Hadrava che ha ridato nuovo valore alla chiesa, ora meta di turisti attratti dalle sculture che animano la chiesa abbandonata.
6. Mercato dei feticci ad Akodessewa, Togo
Lomé, capitale del Togo, ospita uno dei mercati più particolari al mondo: si chiama Akodessewa, ed è conosciuto anche come “il mercato dei feticci”. Il mercato è una specie di “farmacia” tradizionale, dove i guaritori e gli sciamani del luogo possono trovare tutto quello che serve per le loro pozioni voodoo, quello originario, sviluppatosi nell’Africa occidentale ben prima che gli schiavi lo trapiantassero anche in America. Decine e decine di teste essiccate di coccodrilli, cani, gatti, scimmie, camaleonti, cobra, pesci palla, avvoltoi, pappagalli e altri uccelli. Secondo la ricetta tradizionale, le teste vengono macinate assieme alle erbe medicinali e poste sul fuoco finché il tutto non si riduce a una polvere nera. Dopo aver tagliato per tre volte il petto o la schiena della persona malata, il guaritore sparge la polvere curativa sulla pelle e la spinge all’interno delle ferite.
7.Isola di Poveglia, Italia
L’isola di Poveglia , a sud della costa di Venezia, divenne Lazzaretto nel 1700, all’epoca della “morte nera”, quando la peste colpì duramente l’Europa e a Venezia e per evitare la diffusione della malattia il magistrato della sanità dispose che tutti i corpi venissero condotti sull’isola di Poveglia per essere bruciati e sepolti in fosse comuni. Successivamente, il provvedimento si estese drammaticamente ai contagiati: Poveglia divenne l’isola della quarantena, dove individui ancora coscienti, a volte non ancora contaminati, venivano condotti a morire lontano da Venezia. Ancora adesso nel terreno dell’isoletta si trovano resti di ossa semi sepolte. Ma l’orrore di Poveglia continua quando, nel 1922 venne eretto un manicomio. Da alcuni archivi risulta che esso svolse la funzione di casa di riposo per anziani. Oggi è diffusa la convinzione che sia infestata di fantasmi, molti amanti del brivido vi si recano apposta per sentirne la presenza.
8. La Collina delle Croci, Lituania
Si tratta di una piccola altura su cui si ergono oltre cinquantamila croci, piantate per devozione dai pellegrini secondo una tradizione popolare che dura da alcuni secoli, ma che ha preso un enorme impulso nella seconda metà del XX secolo come simbolo dell'identità nazionale lituana. Nel 1900 c'erano soltanto 130 croci sulla collina.
Durante l'epoca sovietica, per tre volte le croci della collina furono completamente abbattute con le ruspe per disposizione del regime comunista, ma ogni volta ricomparivano sempre più numerose. Oggi si contano più di 400.000 croci di ogni dimensione, foggia e materiale, da piccole croci in plastica fabbricate in serie a croci artistiche monumentali.
9. Grotta di Actun Tunichil Muknal, Belize
È un sito archeologico maya importante, poiché al suo interno sono stati rinvenuti scheletri, ceramiche e manufatti in pietra. In diverse zone della sala principale sono presenti numerosi resti di scheletri. Tra questi, il più conosciuto è lo scheletro di un’adolescente, forse vittima sacrificale, chiamato “La fanciulla di cristallo” perché le sue ossa calcificate appaiono oggi brillanti e cristallizzate. Le ceramiche rinvenute nel sito sono importanti perché presentano i “fori dell’uccisione”, i quali indicano che erano utilizzate a scopi cerimoniali. La maggior parte dei manufatti e dei resti maya sono calcificati nel suolo. I Maya hanno modificato le formazioni rocciose della grotta per creare altari per le offerte, sagome e teste di animali o per proiettare ombre.
10.Isola dei serpenti, Brasile
Queimada Grande è un’isola che si trova a circa 150 km al largo della costa di San Paolo, di una bellezza mozzafiato. Ma è completamente disabitata e nessuno si sognerebbe mai di visitarla: è infestata dai 2.000 ai 4.000 esemplari di "ferro di lancia dorato", il serpente più letale di tutto il mondo.Il Bothropoides insularis appartiene alla famiglia delle Viperidae ed è presente esclusivamente a Queimada Grande, motivo per il quale l'isola è conosciuta comunemente come Snake. Secondo un racconto locale l'ultimo guardiano del faro, insieme a tutta la sua famiglia, è morto quando i serpenti strisciarono nella sua casa attraverso le finestre.
Articolo pubblicato sul sito: http://www.caffeinamagazine.it
1. Il vecchio cimitero ebraico di Praga
Fondato nel 1439, è uno dei monumenti storici più significativi dell'antico quartiere ebraico praghese nonché uno dei più celebri cimiteri ebraici in Europa. È stato per oltre 300 anni, a partire dal XV secolo, l'unico luogo dove gli ebrei di Praga potevano seppellire i loro morti. Le dimensioni attuali sono all'incirca quelle medievali e nel tempo si è sopperito alla mancanza di spazio sovrapponendo le tombe, arrivando anche a 9 strati di sovrapposizioni, perché il cimitero non poteva espandersi fuori dal perimetro esistente. Durante l'occupazione tedesca, il cimitero fu risparmiato, infatti le autorità tedesche decisero che sarebbe rimasto a testimonianza di un popolo estinto. Le lapidi sono all’incirca 12.000 ma vi sono seppellite più di 100.000 persone.
2. Città abbandonata di Pripyat, Ucraina
Il 26 aprile 1986 l’esplosione del tetto del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl liberò nell’aria 9 tonnellate di scorie radioattive. La cittadina di Pripyat sorta nelle vicinanze della centrale per ospitare le famiglie dei lavoratori fu gravemente contaminata e venne evacuata. Oggi è diventata una macabra città fantasma, meta di molti turisti affascinati dall’atmosfera surreale che si respira tra i palazzi abbandonati imprigionati dalla natura che sta riprendendo il sopravvento.
3. Cappella delle ossa, Portogallo
La Capela dos Ossos è uno dei monumenti più conosciuti della città di Evora, in Portogallo. Venne costruita inizialmente nel XVI secolo per merito di un monaco francescano il quale, secondo lo spirito dell'epoca contro riformista, intendeva condurre i propri confratelli alla contemplazione della fievolezza della vita umana e del mistero della morte. L'intento è chiaramente didascalico e dimostrato anche dalla lapide d'ingresso che riporta Nós ossos que aqui estamos pelos vossos esperamos ("Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo"). I muri perimetrali e le otto colonne che sostengono il soffitto sono "decorate" con ossa e teschi umani cementati. Il soffitto e realizzato con mattoni bianchi dipinti con scene a tema mortuario. Il numero di scheletri umani qui conservati sembra aggirarsi attorno ai 5.000. Molti di questi teschi riportano dei graffiti col nome della persona a cui sono appartenuti. Si trovano inoltre due cadaveri essiccati, uno dei quali appartenuto ad un bambino, pendenti da una catena.
4. Istituto psichiatrico abbandonato, Parma, Italia
Era il 1873 quando l’Amministrazione provinciale di Parma, in seguito all’epidemia scoppiata in città, stabilì di trasferire provvisoriamente l’ospedale psichiatrico a Colorno, riadattando per l’occasione i locali dell’ex palazzo ducale e dell’ex convento di San Domenico. Passarono gli anni ma quella soluzione temporanea divenne sempre più definitiva, al punto che la parte posteriore della Reggia rimase adibita a manicomio della provincia fino alla sua chiusura. A rafforzare l’atmosfera inquietante dell'ospedale abbandonato ci ha pensato lo street artist brasiliano Herbert Baglione che nel 2013 ha voluto raffigurare fra le pareti scalcinate e qualche sedia a rotelle lasciata a se stessa, egli ha disegnato le ombre delle anime che un tempo hanno abitato l'ospedale.
5. Chiesa di San Giorgio, Repubblica Ceca
La Chiesa di San Giorgio in repubblica Ceca era stata abbandonata nel 1960 quando il crollo del tetto fu interpretato dai fedeli come una premonizione, un segno divino a non celebrare più messe in quel luogo. La chiesa è rimasta così abbandonata fino all'installazione spettrale realizzata da Jakub Hadrava che ha ridato nuovo valore alla chiesa, ora meta di turisti attratti dalle sculture che animano la chiesa abbandonata.
6. Mercato dei feticci ad Akodessewa, Togo
Lomé, capitale del Togo, ospita uno dei mercati più particolari al mondo: si chiama Akodessewa, ed è conosciuto anche come “il mercato dei feticci”. Il mercato è una specie di “farmacia” tradizionale, dove i guaritori e gli sciamani del luogo possono trovare tutto quello che serve per le loro pozioni voodoo, quello originario, sviluppatosi nell’Africa occidentale ben prima che gli schiavi lo trapiantassero anche in America. Decine e decine di teste essiccate di coccodrilli, cani, gatti, scimmie, camaleonti, cobra, pesci palla, avvoltoi, pappagalli e altri uccelli. Secondo la ricetta tradizionale, le teste vengono macinate assieme alle erbe medicinali e poste sul fuoco finché il tutto non si riduce a una polvere nera. Dopo aver tagliato per tre volte il petto o la schiena della persona malata, il guaritore sparge la polvere curativa sulla pelle e la spinge all’interno delle ferite.
7.Isola di Poveglia, Italia
L’isola di Poveglia , a sud della costa di Venezia, divenne Lazzaretto nel 1700, all’epoca della “morte nera”, quando la peste colpì duramente l’Europa e a Venezia e per evitare la diffusione della malattia il magistrato della sanità dispose che tutti i corpi venissero condotti sull’isola di Poveglia per essere bruciati e sepolti in fosse comuni. Successivamente, il provvedimento si estese drammaticamente ai contagiati: Poveglia divenne l’isola della quarantena, dove individui ancora coscienti, a volte non ancora contaminati, venivano condotti a morire lontano da Venezia. Ancora adesso nel terreno dell’isoletta si trovano resti di ossa semi sepolte. Ma l’orrore di Poveglia continua quando, nel 1922 venne eretto un manicomio. Da alcuni archivi risulta che esso svolse la funzione di casa di riposo per anziani. Oggi è diffusa la convinzione che sia infestata di fantasmi, molti amanti del brivido vi si recano apposta per sentirne la presenza.
8. La Collina delle Croci, Lituania
Si tratta di una piccola altura su cui si ergono oltre cinquantamila croci, piantate per devozione dai pellegrini secondo una tradizione popolare che dura da alcuni secoli, ma che ha preso un enorme impulso nella seconda metà del XX secolo come simbolo dell'identità nazionale lituana. Nel 1900 c'erano soltanto 130 croci sulla collina.
Durante l'epoca sovietica, per tre volte le croci della collina furono completamente abbattute con le ruspe per disposizione del regime comunista, ma ogni volta ricomparivano sempre più numerose. Oggi si contano più di 400.000 croci di ogni dimensione, foggia e materiale, da piccole croci in plastica fabbricate in serie a croci artistiche monumentali.
9. Grotta di Actun Tunichil Muknal, Belize
È un sito archeologico maya importante, poiché al suo interno sono stati rinvenuti scheletri, ceramiche e manufatti in pietra. In diverse zone della sala principale sono presenti numerosi resti di scheletri. Tra questi, il più conosciuto è lo scheletro di un’adolescente, forse vittima sacrificale, chiamato “La fanciulla di cristallo” perché le sue ossa calcificate appaiono oggi brillanti e cristallizzate. Le ceramiche rinvenute nel sito sono importanti perché presentano i “fori dell’uccisione”, i quali indicano che erano utilizzate a scopi cerimoniali. La maggior parte dei manufatti e dei resti maya sono calcificati nel suolo. I Maya hanno modificato le formazioni rocciose della grotta per creare altari per le offerte, sagome e teste di animali o per proiettare ombre.
10.Isola dei serpenti, Brasile
Queimada Grande è un’isola che si trova a circa 150 km al largo della costa di San Paolo, di una bellezza mozzafiato. Ma è completamente disabitata e nessuno si sognerebbe mai di visitarla: è infestata dai 2.000 ai 4.000 esemplari di "ferro di lancia dorato", il serpente più letale di tutto il mondo.Il Bothropoides insularis appartiene alla famiglia delle Viperidae ed è presente esclusivamente a Queimada Grande, motivo per il quale l'isola è conosciuta comunemente come Snake. Secondo un racconto locale l'ultimo guardiano del faro, insieme a tutta la sua famiglia, è morto quando i serpenti strisciarono nella sua casa attraverso le finestre.
Articolo pubblicato sul sito: http://www.caffeinamagazine.it
BARZELLETTA: L'avvocato e il telefono
Un avvocato ha appena aperto l’ufficio e si raccomanda col custode che se viene qualche cliente deve avvisarlo con anticipo.
Poco dopo suona il citofono e il custode:
– Avvocato, avvocato, sta salendo una persona per Voi.
- Va bene, va bene, grazie.
L’avvocato socchiude la porta, si mette dietro la scrivania e fa finta di parlare al telefono per darsi un certo tono ed una certa importanza.
Entra la persona, lui fa segno con la mano di accomodarsi e nel frattempo parla di cause risolte, con un amico immaginario, dilungandosi nel discorso per far sentire al “potenziale cliente” di cosa sia capace.
Dopo un po’ dice all’amico immaginario:
– Ora ti devo salutare che ho qui una persona, ci risentiamo… fammi sapere per quella causa, che aggiusto tutto io.
A questo punto, l’avvocato si rivolge alla persona seduta e chiede:
– Prego, mi dica… in cosa posso esserle utile?
- Mah, veramente… io sarei il tecnico del telefono e sono venuto per collegarLe l’apparecchio.
MISTERI: Le incredibili mummie di Aseki
Il processo di mummificazione è stato adottato da molti popoli del passato, dandoci la possibilità di poter studiare a fondo i corpi ritrovati. Questa tribù della Nuova Guinea usava un metodo davvero innovativo.
ASEKI (Nuova Guinea) – Nel corso degli anni gli esperti hanno fatto dei ritrovamenti davvero incredibili di mummie che risalgono a tantissimi anni fa. Un po’ di tempo fa, per esempio, un gruppo di ricercatori olandesi ha scoperto una mummia all’interno di una statua di un monaco buddista che risale all’undicesimo secolo. Oggi ti vogliamo parlare di un ritrovamento di grandissima importanza che è avvenuto ad Aseki, in Nuova Guinea.
Normalmente, quando parliamo di mummie, si tende a pensare all’Antico Egitto ma in realtà bisogna ben sapere che ci sono state molti altri popoli che hanno adottato la tecnica della mummificazione. Uno di questi è senza dubbio la tribù Anga che si è sviluppata appunto in Nuova Guinea. I primi ritrovamenti di questi corpi risalgono al 1907 e, nel corso degli anni, sono stati ritrovati sempre più corpi.
Devi ben sapere però che il processo di mummificazione attuato da questa tribù era differente rispetto a quella degli Antichi Egizi. Come puoi notare dalle foto, gli uomini, che appartenevano a questo gruppo, bruciavano i corpi privi di vita e, per poter rimuovere tutto ciò che era contenuto all’interno dei corpi, utilizzavano delle lunghe canne di bambù. Inoltre, devi ben sapere che il liquido ricavato dai corpi dei defunti veniva spalmato sul corpo degli abitanti in vita perché si pensava che fosse un metodo per trasferire l’energia dai defunti alle persone vive.
Ci sono anche altri esperti che sostengono che in realtà questo liquido veniva utilizzato per altri scopi, come per esempio come sostanza per cucinare. Come puoi vedere dalle foto, i metodi di mummificazione di questa tribù hanno funzionato molto bene e oggi possiamo osservare ogni minimo dettaglio dei corpi ritrovati. Se ti interessa questo argomento, non puoi di certo perderti il ritrovamento di una bambina mummificata che apre e chiude gli occhi.
fonte: curiosone.tv
BARZELLETTA: Il poliziotto e il motociclista
Un Poliziotto novellino ferma una moto per eccesso di velocità e ne segue questo scambio di parole:
Poliziotto: Favorisca la patente!
Motociclista: Non ce l'ho! Me l'hanno sospesa per guida in stato d'ebrezza.
Poliziotto: Mi fa vedere il libretto di proprietà di questo mezzo?
Motociclista: Non è mio. L'ho rubato!
Poliziotto: La motocicletta è rubata??
Motociclista: Già. Ma ora che ci penso, mi sembra d'averne visto uno mentre infilavo la mia pistola nella borsa degli attrezzi!
Poliziotto: C'è una pistola nella borsa degli attrezzi?
Motociclista: Sissignore si! È lì che l'ho messa dopo aver ucciso il proprietario e avergli rubato la droga e la moto...
Poliziotto: C'E ANCHE DELLA DROGA NELLA MOTO?!?!?
Motociclista: Sissignore!
Dopo aver sentito anche questo, il novellino decide di chiamare il suo Capo Ispettore...
Il motociclista viene immediatamente circondato dalla Polizia, ed il Poliziotto in commando si avvicina cautamente per gestire questa situazione molto tesa e pericolosa...
Ispettore : Signore, potrei veder la sua patente per cortesia?
Motociclista: Certamente. Eccola.
(era valida!)
Ispettore: Di chi è questa motocicletta?
Motociclista: È mia Ispettore? Ecco la registrazione.
Ispettore: Mi apre lentamente la borsa degli attrezzi così vedo se c'è una pistola dentro?
Motociclista: Sissignore, ma non c'è nessuna pistola lì dentro.
(Infatti, non c'era nulla dentro!)
Ispettore: Mi apre le valigie? Mi è stato detto che c'è della droga...
Motociclista: Non c'è problema!
(Le valigie vennero aperte... nessuna droga!)
Ispettore: Non capisco! Il Poliziotto che l'ha fermata ha detto che lei non aveva una patente, aveva rubato la motocicletta, aveva una pistola nella borsa degli attrezzi e della droga nelle valigie...
Motociclista : Seeeeeee.... a posto!!! scommetto che le ha anche raccontato che andavo troppo forte!
MISTERI: Cina: il fiume azzurro diventa misteriosamente rosso
L’acqua di un braccio del fiume Yangtze, il fiume più lungo dell’Asia, presso la città portuale principale Chóngqìng all’ improvviso si è colorato di rosso.
L’accaduto è stato registrato dai fotografi sul braccio del fiume che circonda i cantieri navali e i bacini di scarico della città.
Il terribile spettacolo si è presentato agli occhi dei cittadini come una macchia rosso sangue distesa per molte centinaia di metri.
Molti cinesi hanno deciso di mettere quest’acqua in bottiglia per conservarla a futura memoria. Le autorità hanno escluso che possa trattarsi di inquinamento o che ci siano pericoli per la salute.
All’origine del fenomeno potrebbero esserci vasti depositi di limo, finiti nel fiume a causa delle alluvioni.
VIDEO: Il corto che ha commosso migliaia di persone. The present (Il regalo)
Questo corto ha commosso migliaia di persone. Guardatelo e capirete perché.
Racconta la storia di un ragazzo che riceve in regalo un cucciolo, ma appena si accorge che gli manca una zampina reagisce seccato. Guardatelo e capirete il perchè.
Il corto che vedete è stato creato come tesi dall’animatore Jacob Frey, il quale ha ideato, scritto e realizzato tutto il prodotto, dal titolo “The Present“. Il risultato è stato così eccezionale che è stato proiettato durante ben 180 festival in tutto il mondo ed ha vinto oltre 50 premi.
BARZELLETTA: Ai bagni pubblici
Ai bagni pubblici, di urgenza si presenta un signore che non ce la faceva piu' a trattenersi di fare la cacca.
Tutti i cessi erano occupati, all'ora si rivolge al custode quanto costa per farla e questi gli dice che costa 0,50 centesimi.
Nel frattempo si libera un cesso e questi entra di velocità si toglie i pantaloni e mutande e la fa'.
Si iniziano a sentire rumori sospetti, soffioni, trombette e quant'altro.
Ad un certo punto il signore della porta di fianco:
- che cavolo sta facendo con tutti questi rumori, son questi i modi?
allora il rumorista le risponde
- con 50 centesimi pensavi di sentire Beethoven o Straus ???
MISTERI: Il fantasma di "Azzurrina"
Il fantasma di Azzurrina Il mistero che tratteremo in questo articolo è un mistero tutto italiano, tratto da una storia vera. La leggenda di Guendalina, meglio conosciuta come Azzurrina viene tramandata oralmente ormai da secoli dagli abitanti di Montebello (RN). Come si sa in questi casi il racconto dei fatti accaduti non è mai fedele all’originale, ma subisce inevitabilmente una modificazione dovuta al tempo in cui le risorse di cui disponiamo oggi (internet, libri etc…) non esistevano, e una leggenda era tale appunto per le molteplici versioni fornite dai vari narratori, cosa che contribuiva ad alimentare la il velo di incertezza e mistero che la circondava.
Tutto questo accadde con la storia di Guendalina. Per evitare, quindi, conclusioni confuse, vi narriamo la sua vicenda… Gudendalina nata nel 1370, figlia di Ugolinuccio o Uguccione, feudatario di Montebello, era una bambina albina; La superstizione popolare del tempo collegava l'albinismo con eventi di natura magica o diabolica. Per questo il padre aveva deciso di farla sempre scortare da un paio di guardie e non la faceva mai uscire di casa per proteggerla dalle dicerie e dal pregiudizio popolare. Per tentare di nascondere la sua diversità, la madre le tingeva ripetutamente i capelli con pigmenti di natura vegetale. Questi, complice la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere il pigmento, avevano dato alla bimba riflessi azzurri; Questa tinta venuta male e il colore azzurro cielo dei suoi occhi ne originarono il soprannome “Azzurrina” della quale possiamo vedere un ritratto (presunto) sotto
La penna di un raccoglitore di storie del XVII secolo della bassa Val Marecchia, descrive cosi Azzurrina: . "…aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini…" Ma perché se ne parlò tanto? La piccola nel 1975 fu la protagonista di un triste fatto di cronaca. Era il 21 giugno di quel lontano anno quando, nel nevaio della vecchia Fortezza di Montebello (foto sotto), la bimba scomparve e non venne mai più ritrovata.
Un semplice caso di scomparsa? Apperentemente si, ma da qui, dalla fine di una piccola e sfortunata bambina ha inizio tutta la vicenda… Probabilmente il fatto che la bambina scomparve misteriosamente e nessun corpo fosse mai stato ritrovato contribuì a creare delle voci che si trasformarono subito in molto di più. Il motivo lo apprendiamo sempre dallo stesso scritto seicentesco, che fermò così, su carta, le varie dicerie su un fatto che, ormai, era già una leggenda: " …e si narra che, allo scadere del solstizio estivo di ogni lustro, un suono proveniente da quel sotterraneo cunicolo si faccia ancora sentire." Questa in breve è la storia di Azzurrina, che tramandandosi oralmente per circa 3 secoli, è arrivata fino ai giorni nostri, dove i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia possono aiutare a far luce su questi misteriosi avvenimenti.
Le registrazioni Nel 1990 (anno che conclude un lustro), Il 21 giugno (giorno del solstizio d’estate), tecnici del suono venuti a conoscenza della vicenda ed interessati a tali episodi effettuarono le prime registrazioni con delle sofisticate apparecchiature. Tutte le frequenze vennero incise e in sede di studio, all’ascolto si sentirono: tuoni, uno scrosciare violento di pioggia, poi… un suono. Nell’anno 1995, fine del successivo lustro, sempre 21 giugno, vennero effettuate nuove registrazioni in cui si udì lo stesso suono. Lustro successivo, anno 2000, ancora 21 giugno. Ancora il solstizio estivo e, ancora, quel suono che si ripete. Ai turisti in visita alla Rocca di Montebello, tutte e 3 queste registrazioni vengono fatte ascoltare. Le reazioni rimangono tuttora le più diverse, se non addirittura contrastanti. Ad alcuni sembra un pianto di bambina, ad altri una risata, molti dicono di sentirci una voce, di distinguerci una parola, tanti altri sostengono di non sentirci né più né meno che vento e pioggia nel temporale. Per dovere di cronaca portiamo a conoscenza del fatto che secondo alcune voci provenienti dal web, alla fine del lustro successivo (2005), nuove registrazioni dal castello avrebbero prodotto risultati più clamorosi. Voci richiamanti un nome e una cosa simile ad un coro che invoca il nome di un demone, ma siccome le registrazioni non sono mai state fatte ascoltare, e per mancanza di fonte attendibile rimaniamo nel dubbio.
Le ultime registrazione fatte nel solstizio d’estate del 2010 non sono ancora state rese pubbliche poiché devono ancora essere studiate da esperti. Il fascino che questa leggenda ancora esercita sui molti visitatori del Castello, sui produttori di trasmissioni televisive, sui semplici curiosi, rimane intatto. C’è chi si schiera subito a sostenerla ciecamente, chi la contesta, molti la temono, altri la deridono, ma tutti ne parlano. Per chi volesse immergersi nel mistero suggeriamo di visitare la Rocca di Montebello ( http://www.castellodimontebello.com ) in provincia di Rimini, dove potrete visitare le segrete del castello e ascoltare tutte le misteriose registrazioni.
Autore: Webmaser
Fonti: http://www.castellodimontebello.com
BARZELLETTA: L'esame di fisica e il finestrino
Universita', Esame di Fisica.
Si presenta il primo studente.
Il professore:
'Sei in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?'.
'Mah, apro il finestrino'.
'Bravo! Calcola la variazione di Entropia'.
'???? Mi servirebbe qualche dato in piu' ...'.
'No'. (Pausa)
'Lo sai?'.(Pausa).
'No? (Pausa)
Va bene, vada'.
E il primo viene sbattuto fuori.
Arriva il secondo, poi il terzo, il quarto e il professore fa la stessa domanda con lo stesso risultato.
Arriva l'ultimo studente: 'Sei in treno, in uno scompartimento.
Fa Caldo.Che fai?'.'
(Sicuro) Mi tolgo la giacca'.
'Si', va be', ma fa ancora caldo, che fai?'.
'Mi allento la cravatta'.
'Ma fa ancora caldo.
Che fai?'.
'Mi sbottono la camicia'.
'(Incazzandosi) Si', ma fa ancora tanto caldo.
Che fai?'.
'Senta, professore, puo' fare quanto caldo vuole, ma io quel cazzò di finestrino non lo apro'.
CURIOSITA': Jelena Momcilov – La bambina calamita
Jelena Momcilov, 10 anni, è un piccola bambina Serba con una stranissima capacità.
Le sue mani sono in grado di attrarre gli oggetti metallici. I medici non si spiegano come possa essere possibile che le sue mani siano magnetiche.
Jelena, già soprannominata “La bambina calamita”, riesce ad attirare posate, monete e altri oggetti di metallo solo avvicinandosi a loro con le mani.
La bambina proveniente dal villaggio Serbo di Zeljusa, ha scoperto le sue capacità 5 anni fa. I suoi famigliari sono convinti che la piccola Jelena abbia una sorta di potere bio-magnetico.
Gli esperti dell’Università di Nis, sono già al lavoro per poter studiare la piccola e capire quale sia il segreto delle sue capacità.
BARZELLETTA: La figlia della massaia
- Siora Teresa come va vostra figlia?
- Va bene, va bene, ha trovato un buon lavoro e noi altri semo contenti.
Pensa che il padrone, che le vuole proprio tanto bene, a volte, di notte, la fa dormire in ufficio e noi altri semo contenti.
Pensa che domenica é arrivata a casa con una pelliccia e noi altri semo contenti.
Pensa che il padrone, che le vuole tanto bene, le ha persino regalato una macchina e noi altri semo contenti.
- E la vostra siora Giacinta cosa fa?
- Anche nostra figlia fa la puttana ma, noi altri non semo per niente contenti.
MISTERI: Heracleion: la città sommersa arriva in superficie
L’antica città di Heracleion, inghiottita dal Mar Mediterraneo più di 1.200 anni fa, presto mosterà i suoi tesori al mondo, lo annuncia il sito Catholic Online. Reliquie, sculture alte 4 metri, monete d’oro e lastre giganti sono solo alcuni dei reperti che sono stati ritrovati enll’antica città portuale, situata 20 Km a nord est di Alessandria.
LA LEGGENDA - Per centinaia di anni si è creduto che la città di Heracleion, conosciuta anche con il nome di Thonis, non fosse altro che una leggenda. La città fu menzionata dallo storico greco Erodoto, secondo il quale Elena avrebbe visitato la città con Paride prima dello scoppio della guerra di Troia.
LA SCOPERTA - La città fu scoperta nel 2000 durante un rilevamento topografico della costa egiziana dal ricercatore francese Franck Goddio e un team dell’università europea per l’aercheologia subacquea.
UN IMPORTANTE PORTO COMMERCIALE - Elsbeth Van der Wilt, un’archeologa dell’Università di Oxford che sta lalavorando al sito, conferma l’ipotesi che la città fosse un importante porto per il commercio sulla lunga distanza nel Mediterraneo. “Gli scavi hanno portato alla luce un discreto numero di pesi in piombo, usati per pagare le merci sia dai religiosi che dai mercanti”.
A dare forza all’ipotesi Heracleion fosse un porto importante è stata la scoperta di alcuni pesi provenienti da Atene, infatti “è la prima volta che reperti del genere vengono ritrovati durante uno scavo in Egitto”, ha detto l’archeologa.
LA CITTA’ SPROFONDATA - Gli scienziati non sano ancora darsi una risposta sul come la città venne improvvisamente inghiottita dal mare. Secondo una delle teorie, l’innalzamento del livello delle acque combinato all’erosione della roccia di cui era formata l’isola, avrebbe causato lo sprofondamento della città.
BARZELLETTA: L'Ormeggiatore Napoletano...
Un napoletano addetto all'ormeggio delle imbarcazioni, all'avvicinarsi di un panfilo al molo, gli urla
'Jetta 'a corda!'
L'equipaggio dà segni di non comprendere.... allora il napoletano urla 'spreken doich?'
Nessuna risposta ed ancora il napoletano 'do you speak english?' ancora nessuna risposta...
Il napoletano continua 'abla espaniol' ancora scena muta da parte dell'equipaggio del panfilo.
Il napoletano non demorde ed urla 'parlez vous francaise?'
Finalmente dal panfilo 'oui, oui' ed allora il napoletano imperterrito
'JETTA A CORDA!!!'.
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